Come affrontare il post festività natalizie

Rientro vacanze

Giornate trascorse insieme, pranzi e cene a casa, passeggiate, amichetti, giochi e tempo, tempo trascorso insieme, tempo goduto, tempo dedicato ai nostri cari. E poi, sempre troppo velocemente, arriva la Befana, ultimo scampolo di vacanza, ultimo giorno utile per godersi giornate insieme e dormire un po’ di più. La Befana, che nei miei ricordi di bambina è stata da sempre vista con sospetto e un pizzico di antipatia, la Befana che arrivava sempre troppo presto e segnava l’odioso spartiacque tra la magia del periodo natalizio, di cui il re indiscusso era Babbo Natale, e il ritorno a scuola, quella Befana che qualunque gioco portasse il tempo per utilizzarlo era sempre troppo breve.

Se fin da piccoli avete sofferto di sindrome depressiva post rientro (e anche i vostri bambini non ne sono immuni), ecco qualche consiglio utile sparso per sopravvivere alla prima settimana post festività natalizie che nella mia famiglia ha sempre funzionato.

–        La parola chiave per tutti è “soft”,  che letteralmente significa “soffice, morbido”, ma anche “delicato, dolce” (e un’infinità di altre accezioni), ma il senso è: non imponetevi niente di eccessivamente faticoso o che possa essere traumatico, niente regole rigide, nessun dovere troppo stringente (insomma, alla lavatrice da attaccare a mezzanotte possiamo anche rinunciare e pazienza se la piccola a danza non ci vuole andare, per una lezione saltata non crollerà il mondo!)

–         Dunque (e questo vale per gli adulti) no a diete post festività che vi mettono a stecchetto e vi rendono intrattabili, no alla rinuncia di tutte prelibatezze che ancora avete in casa (una fettina di pandoro al mattino non vi ucciderà, ma se serve a migliorare l’umore, che ben venga!), si a qualche benefica passeggiatina per il centro con i saldi (lo shopping anche assolutamente low cost garantisce subito effetti miracolosi), si a cercare di ritagliarsi del tempo da condividere con le amiche (se la cena o il caffè sono un’impresa troppo ardua è sufficiente una bella chiacchierata serale)

–        Passando ai bambini: anche per loro abbandonare il periodo magico del Natale e trovarsi catapultati nella rigidità di doveri/orari quotidiani è altrettanto traumatico, quindi provare a mantenere qualche legame con le feste appena trascorse può essere un buon modo per aiutarli. E se restare con albero, presepe e luminarie non è una scelta percorribile, potete continuare a parlare di Babbo Natale e la Befana, raccontando di quello che stanno facendo loro in quel momento (anche Babbo Natale torna in Lapponia e ha il suo bel daffare insomma, non solo a loro tocca l’ingrato compito di tornare a scuola) e cercate il più possibile di mettere in luce il bello delle feste (giochiamo con la Barbie/il tablet/i lego che ci ha portato la Befana?).  Molto utile è iniziare a far rispettare le regole qualche giorno prima del termine delle vacanze: tra Natale e Capodanno, orari di pranzi-cene-nanne sono completamente sballati, riprendere con le abitudini di sempre con un po’ di anticipo serve a rendere meno brusco il rientro. Anche chiamare gli amichetti qualche giorno prima di tornare a scuola  è una buona idea, o magari, se ve la sentite di affrontare un’orda di bimbi iper vivaci, invitarne qualcuno a casa, per mostrar loro che ok, si torna a scuola, ci si sveglia presto, ci sono i compiti, ma ci aspettano anche gli amichetti, o no?  Altro stratagemma che cerchiamo di mettere in pratica: al primo weekend utile organizziamo qualcosa che diverta loro (e noi), basta poco: una gita fuori porta, una passeggiata in un bosco/parco dove non siamo mai stati oppure un giro allo zoo o al circo a seconda delle preferenze del vostro bambino. O, ancora, soprattutto in caso di temperature troppo rigide, un bel film al cinema, una pizza fuori magari anche con qualche altro amichetto, uno spettacolo teatrale. Ma anche in casa possiamo trovare occasioni “speciali”, come preparare un pranzo o una cena con loro, rendendoli i vostri piccoli aiutanti: avrete la cucina in condizioni disastrose ma il pieno di risate è assicurato!

Lascia un commento