I cinque colori nel piatto, un mito da sfatare?
Un’ amica tailandese mi diceva un giorno che nel suo paese è consuetudine fare in modo che in ogni pasto i piatti (o le ciotole) si colorino di almeno cinque colori. La tradizione vuole infatti che la fortuna sia collegata ai colori, alla loro varietà e alla loro presenza costante nella nostra vita. Ricevere un invito a condividere un pasto in casa di un tailandese, corrisponde ad un sincero augurio di buona fortuna. Ecco allora che il bianco del riso, il giallo della curcuma, il rosso del peperone, il verde di una verdura e l’arancione di un nasturzio possono fare bella mostra del loro arcobaleno in un solo semplice pasto.
Potremmo mai dire, in tutta sincerità, che questo è un mito da sfatare?
Se dovessimo mai diventare fanatici a riguardo, forse sì, ma fintanto che prendiamo questa suggestione esotica e la facciamo nostra per variare il più possibile la nostra dieta, credo che ci possiamo concedere di seguire questo mito, per quanto collegato a qualcosa di effimero come la fortuna.
Immagina ora un tuo pasto seguendo questa semplice indicazione cromatica. Come potrebbe essere? Di cosa potrebbe comporsi?
Pensa in particolare ad una merenda:
potresti considerare il verde di un kiwi, l’arancione di un’arancia e il rosso di qualche bacca di goji per una veloce macedonia accompagnati dal nocciola di una merendina al cioccolato e dal bianco di un bicchiere di latte. Ecco che avresti i tuoi cinque colori porta fortuna e un giusto equilibrio nutritivo tra zuccheri, grassi, vitamine e proteine. Facile!
Potresti addirittura immaginare una merenda salata che segua queste stesse indicazioni e se pensi che già solo una pizzetta Margherita contiene i tre colori della bandiera nazionale con il bianco della mozzarella, il rosso del pomodoro e il verde del basilico, con un cucchiaio di gelato al mirtillo e i suoi bellissimi lilla e blu avresti la tua bellissima e buonissima doppia opzione di merenda colorata. Che se poi non dovessero portarti proprio fortuna, quantomeno avresti mangiato bene, che è già una fortuna di per sé.
Inauguriamo qui il tema dei falsi miti alimentari. A cosa ti fa pensare? Quale usanza alimentare dalle dubbie giustificazioni conosci? Raccontacela scrivendo nei commenti a questo post di quella strana idea secondo cui…