Il Ciambellone di Casa mia
Volevo raccontavi una storia, una storia che parla di una bambina, di una mamma e di un papà che lavoravano, e di un principe.
Era una bambina con le codine, che trascorreva tanto tempo da sola, perché le bambine delle case vicine erano già in età adolescenziale, alle prese con le cose da grandi ed i primi amori, e di certo non avevano tempo per una bambina che giocava ancora con le bambole.
Quella bambina inventava storie, e costruiva case con i piedi del tavolino, storie di principi e principesse, storie di amori e di bambini, e poi preparava palline di carta per poter giocare a palla a volo nel negozio di papà.
Era una bambina gelosa, sì gelosa della mamma che aveva tempo per gli altri bambini, ma non per lei, perché sua madre faceva l’insegnante, ma lei non capiva cosa volesse dire la parola lavoro o la parola insegnante.
La bambina adorava asciugare le posate che la suora aveva appena lavato per poter vincere la visita alla cappella nascosta, perché lei non faceva il riposino e non poteva disturbare gli altri bimbi mentre dormivano.
La bambina era sempre l’ultima a tornare a casa, ed aspettava all’ingresso, seduta sulla panca di legno, insieme alla suora l’arrivo del suo papà.
Ma la domenica era tutta per lei, in cucina a preparare la pasta fresca, o il ciambellone di casa mia, quello con le uvette ed i canditi che lei adorava tanto, perfetto per la merenda, si finalmente la merenda a casa, tutti riuniti attorno al tavolo, una fetta per ciascuno.
E lo sguardo di quella bambina ho rivisto oggi negli occhi del principino, proprio mentre all’ora della merenda, assaggiava il ciambellone di casa mia, perché anche lui adora le uvette ed i canditi, così anche quella bambina è diventata una principessa.
Perché le favole esistono, o siamo noi ad inventarle……
Autrice: Natascia Foglia [A Tea For U]