I riti pre-nanna ovvero come mettere a letto i propri bambini.

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Avete presente quando, dopo una giornata di acrobazie, fatta di corse di qua e di là, arriva la sera e con le palpebre calanti e gli occhi ridotti ad una micro fessura per la stanchezza l’unica cosa che riuscite a pensare – guardando i vostri figli che sembrano caricati a molla – è “…ma quando vanno a dormire?”.

Bene,  a casa mia questa cosa succede in pratica una sera sì e l’altra… pure perché le mie bimbe, prese dall’euforia del gioco, del ritrovarsi dopo un’intera giornata lontane, il più delle volte non ne vogliono proprio sapere di andare a letto.

Ma io, che ormai ho imparato a mettere in atto le mie personalissime “strategie di sopravvivenza”, ho ideato un piano per accelerare la pratica nanna, con dei piccoli riti che si ripetono quasi ogni sera e che, ad essere sincera, sono diventate delle abitudini a cui difficilmente saprei rinunciare, perché al di là dell’aspetto pratico… mi piacciono proprio tanto.

Latte caldo, pigiama e poi tutte e tre nel lettone dove, dopo esserci concesse 5 minuti di salti sfrenati (sì, lo so che prima o poi si romperà, ma è così bello!) ci infiliamo sotto le coperte strette una all’altra per leggere le nostre storie preferite. Ognuna ha diritto a scegliere la sua, anche se, quando è il mio turno finisco sempre per cedere alle loro richieste.

E così ce ne stiamo lì per un po’ a raccontarcela e a coccolarci finché non arriva Lui – il mio santo marito – che ci ritrova tutte e tre addormentate e procede con il trasferimento delle piccole nella loro cameretta, mentre io, non sempre lo ammetto, trovo la forza di rialzarmi per finire la miriade di cose da fare e per dedicare anche un po’ della mia giornata a Lui, che lo merita proprio.

Sono momenti preziosi questi per noi e se penso che, alla velocità con cui crescono, presto non ne vorranno più sapere di questo nostro rito, mi si stringe un po’ il cuore!

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