Chic-green o eco-talebane? Un identikit delle famiglie ecologiche.

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La famiglia green è una famiglia decisamente bizzarra e a seconda del suo livello di integralismo sprizza livelli differenti di simpatia.

Ci sono le famiglie che vorrebbero essere green ma non ce la fanno: non hanno tempo, non hanno pazienza, non sanno da che parte cominciare.

Li si riconosce perché sono quelli che comprano tutto biologico ma poi dimenticano di fare la raccolta differenziata o che acquistano il detersivo con la scritta “ecologico” per poi scoprire che ha sì una confezione a basso impatto ambientale ma tutto il contenuto è un comune detersivo privo di certificazione.

Poi ci sono le famiglie chic-green: quelle che prenotano la vacanza nel resort certificato ISO 14001 ma che poi girano col SUV o che fanno la spesa solo nei negozi green ma non rinunciano alla pelliccia vera perché era della nonna e fa vintage.

Le famiglie eco-talebane sono un filo inquietanti: niente che non sia vegetariano o vegano arriva alla loro tavola, niente dalla grande distribuzione, niente che non sia bio e possibilmente fatto in casa. Dal pane ai formaggi, tutto per la famiglia green può essere autoprodotto. Detersivi, cosmetici, tutto.

Intendiamoci: io mi diverto un sacco a fare autoproduzione. Faccio in casa marmellata, salsa di pomodoro, a volte il detersivo (avendo una famiglia che regge poco quelli industriali) e…beh…perfino i mobili quando ho tempo!

Però se non ce la faccio, come in questo periodo, fa lo stesso.

Cerco di controllare l’INCI di detersivi e prodotti cosmetici ma non sono sempre attenta e precisa. Abbiamo l’orto ma so che se non ci fosse il mio Santo Suocero a seguirlo noi non avremmo il tempo di coltivarlo a dovere.

Noi siamo la tipica famiglia medio-green:  facciamo tutto quello che possiamo perché la tutela del nostro pianeta è dovere di tutti, ma non chiediamo a noi stessi più di quanto riusciamo a fare e soprattutto non giudichiamo il livello di impegno che possono portare avanti gli altri.

Cerchiamo di seguire e di far seguire a nostra figlia alcune regole base:

  • Il cibo non va sprecato: si compra e si cucina meno in modo da non buttarne
  • Le luci si spengono (anzi di solito è “Le luci si spengonoooooo!” :-D )
  • Si fa la raccolta differenziata
  • Quando si è fuori se cade una cartaccia la si raccoglie e la si butta
  • Si mangiano frutta e verdura di stagione (su questo pecchiamo un po’ visto che Ida mangia quasi esclusivamente carote e peperoni crudi…per fortuna c’è il finocchio che è al terzo posto nella sua classifica di gradimento)
  • Non compriamo quello che abbiamo il tempo di produrre da soli
  • Quando si può si va a piedi e abitando noi in un piccolo centro si può spesso.

Piccole regole semplici da seguire con allegria.

E voi siete una famiglia green? Di che tipo?

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