Merenda “social” al parchetto

parchetto

Io vivo in un micropaesino, il che dovrebbe significare atmosfera idilliaca, vicini di casa che si prestano tazze di zucchero, salutare tutti quelli che incontri per strada.

Ma quando mai.

Io vivo in un micropaesino, il che significa che lavoriamo quasi tutti fuori, ognuno coi suoi orari, e spesso e volentieri saluti calorosamente le mamme che incontri fuori dall’asilo, ma chi siano esattamente non lo sai. Sono Mamme Fuori dall’Asilo.

Perché diventino Amiche, c’è bisogno del Parchetto.

Il Parchetto del micropaesino ha dimensioni da casa delle bambole, ma contiene l’indispensabile: un “castello” con lo scivolo e le arrampicate, un’altalena scarabocchiata di amori folli e odi viscerali di adolescenti, un altro scivolo più grande,  tre o quattro alberi alti che fanno ombra ai passeggini, un pezzetto di prato, e due panchine.

Le due panchine sono assolutamente insufficienti a contenere le mamme in un pomeriggio di primavera. Così le mamme finiscono per sedersi sul prato, e quando si è seduti sul prato ci si sente subito più in vena di fare amicizia.

Seduta sul prato, con la secondogenita di pochi mesi in braccio, ho scoperto le altre mamme.  Quelle che ti danno un’occhiata alla piccola mentre soccorri la sorella caduta dalla bici, quelle con lo spirito da animatrici che risolvono i pomeriggi, quelle che hanno lo sconto sulla crema anticellulite e si ordina tutte insieme, e tutte insieme poi ci si lamenterà di quanto pizzica.

E poi, tutti insieme, mamme e bambini, si fa merenda.

Le prime volte arrivavo impreparata, davo la merenda alle bambine prima di uscire, e posto che il parchetto è a tre minuti da casa non mi portavo dietro altro.

Ma la merenda social, come si fa al parchetto, mi ha conquistata.

Al parchetto ci si presenta ogni pomeriggio come a una festa a sorpresa, chi porta il succo di frutta, chi la merendina o la torta fatta in casa. E i bambini, senza smettere di giocare e di scambiarsi le bici e i monopattini, acchiappano quello che preferiscono, scambiano, assaggiano. Assaggiano cose a cui a casa non si avvicinerebbero nemmeno, perché ne è golosa l’amichetta, perfino gli inappetenti cronici sgranocchiano qualcosa, quasi senza accorgersene.

Al parchetto si scopre il piacere di fare merenda insieme, condividendo il più giocoso dei pasti, senza le regole – seduti, composti, finite le verdure, non agitatevi bambini – che bisogna rispettare quando si mangia insieme a scuola. Più liberi perfino che nelle occasioni come feste, inviti e compleanni, dove un adulto pronto a dirti che non si corre mentre si mangia lo trovi sempre.

Al parchetto si fa merenda all’ombra dei tre o quattro alberi, mentre le bici rosa e blu luccicano al sole, mentre i fratellini si scambiano i ciucci e le mamme diventano amiche.

 

 

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