Bimbi venite a fare merenda!
Contrariamente a quel che avviene al momento della cena quando devo chiamarli ripetutamente perché si presentino, quando pronuncio la parola merenda, li vedo materializzarsi di corsa con le loro faccine curiose che già pregustano il dolce momento.
Il piccoletto, il golosone di casa, arriva in cucina e si dirige ansioso verso il seggiolone e insiste per essere subito preso in braccio e collocato lì dove può vedere e soprattutto toccare tutto!
La merenda in casa mia è una specie di piccola festa, possiamo sedere scomposti, sbriciolare, mangiare con le mani. Mi piace sorprendere i miei bambini: qualche volta faccio trovare loro la tavola apparecchiata con la tovaglietta americana e le posatine mini, altre volte invito per la merenda i loro peluche preferiti, ma la maggior parte delle volte la sorpresa è quello che metto in tavola. Spesso il piccoletto arriva chiedendo quello che ha mangiato il giorno prima, ma a me piace che trovino qualcosa di diverso ogni giorno, che sperimentino, che imparino a lasciarsi sorprendere dal gusto.
Ecco perché la merenda è una festa, perché mischiamo, sperimentiamo, assaggiamo, condividiamo, ridiamo. Il piccolino pur non avendo ancora compiuto due anni e già molto bravo a mangiare da solo, ciò nonostante non perde occasione per imbrattarsi: si colora il muso con la marmellata, spiaccica i biscotti ammollati dal latte sulle braccia, sui piedini… il risultato è che a fine pasto gli ci vorrebbe una doccia, ma in compenso io e Filippo ce la ridiamo tutto il tempo!
I miei bimbi sono molto complici e vederli ridere mentre hanno entrambi la faccina sporca di merenda e si fanno le linguacce o ripetono parole strane e incomprensibili, vedere i loro occhi sinceri e luminosi, i loro grandi sorrisi, mi riempie il cuore e mi pare che il mondo sia tutto lì.. in quella stanza, su quel tavolo, a far merenda con noi.
Autrice: Mamma Moglie Donna