Non sono mai stata ordinata…

Non sono mai stata ordinata_uva1

Chi mi conosce sa quanto io sia maniaca del controllo, della precisione, delle cose ben fatte come dei vestiti e della cartella preparati la sera per la mattina successiva.

Ma non è che sono così per natura, anzi! Lo sono diventata per la necessità di combattere le mie pessime abitudini, il mio disordine e la mia cronica disorganizzazione.

Un esempio?

Da bambina a scuola, mi capitava spesso di dover mangiare la merenda con le dita.

Lo so, vi sembra che non ci sia nulla di strano, come la vuoi mangiare la merenda? Con coltello e forchetta? Ma a me capitava con lo yogurt o il sugo d’uva!

Ma facciamo un passo alla volta: il sugo d’uva di mia nonna (che per le mie nipoti e mia figlia è il sugo d’uva del nonno, ovvero mio padre). Quanto era buono! In autunno con il mosto nuovo mia nonna faceva questo budino d’uva che io adoravo.

Per farmelo portare a scuola per merenda mia madre passava i mesi estivi a farcelo mangiare nei barattoli di vetro dello yogurt.

E lì iniziavano i guai: io scordavo sempre il cucchiaino a casa.

Un bambino normale lo avrebbe forse riportato a casa, ma io no, non sono mai stata normale, quindi me ne fregavo e lo mangiavo con le dita.

In alternativa, se ero fortunata e me le avevano comprate, usavo quelle caramelle colorate a forma di frutta. Le banane erano cucchiaini perfetti.

Mi ricordo quanto ridevano i miei compagni, ricordo quante volte ne ho portati due vasetti perché la mia migliore amica non era reggiana e non aveva questa tradizione.

Credo che il sugo non sia mai più stato così buono come quello delle scuole elementari mangiato con le caramelle al posto del cucchiaino.

Ci sono cose nel nostro passato che per quanto strambe e anche…appiccicaticce siano state rimangono magiche per tutta la vita. Per me lo era sporcare i quaderni con le dita ancora colorate di quel viola pieno di dolcezza.

 

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