La merenda di Babbo Natale e dei suoi aiutanti in “Laplonia”

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Che amo il Natale non è una novità. Forse è il periodo dell’anno che preferisco e da quando sono diventata mamma il mio spirito natalizio ha raggiunto picchi insospettabili, contagiando tutti i membri della famiglia.

Soprattutto mia figlia maggiore, degna figlia di sua mamma, è incontenibile in questo periodo ed è totalmente affascinata da addobbi, decorazioni, regali e soprattutto da Babbo Natale che è diventato uno dei personaggi immancabili dei suoi racconti e dei suoi disegni.

Proprio ieri è tornata da scuola tutta tronfia per aver preso un bel voto in un disegno che non vedeva l’ora di farmi vedere. “Che bello! Me lo racconti?” le chiedo. “Mamma ma non vedi? È Babbo Natale! Allora questa è la casa che ha in eehm Laplonia e lui è seduto a tavola che fa merenda.”

“Tu  non sai mamma – continua con quell’aria seria che assume quando vuole spiegare qualcosa che a me fa una grande tenerezza – ma Babbo Natale non mangia tutte le cose che noi bambini gli lasciamo quando ci porta i regali, ma le mette in un enorme sacco, casa dopo casa e li conserva per tutto l’anno…e  ne ha così tanti che non ce la fa a mangiarli tutti e allora li divide con i suoi aiutanti. Vedi, qui ne ho fatto uno.

Prima, tutti insieme apparecchiano la tavola con una tovaglia rossa e i tovaglioli, perché in Laplonia è tutto bianco e rosso sempre, e poi ognuno prende il suo piatto e inizia a mangiare allegramente. E poi con il latte delle renne fanno dei frullati supergolosi…si , ma li fanno caldi perché in Laplonia fa freddissimo! E così stanno lì a far merenda finché Babbo Natale dice a tutti che bisogna tornare a leggere le letterine dei bambini, perché sono tante!”

“Ah, ma davvero?  Ma a te piacerebbe fare merenda come Babbo Natale?”-  le chiedo allora per pungolarla  – “Un po’ sì,  ma non tante volte perché sennò mi viene il pancione come lui!”

Non fa una piega!

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