Genesi di un romanzo
La pagina bianca. Il panico di ogni scrittore. Ma è da una pagina bianca (di carta o pixel) che nasce ogni nuovo romanzo.
Il primo Harry Potter è nato su fogli scritti a mano da J.K Rowling in un caffè londinese, Hemingway scriveva appunti per i romanzi su una Moleskine consunta, oggi la maggior parte degli scrittori scrive “Capitolo Primo” sullo schermo bianco di un iMac super trendy. Ma per tutti l’ansia è la stessa.
Quindi come vincere questa paura? Come approcciarsi alla scrittura di un romanzo?
Per prima cosa preparatevi una scaletta. Sì, esattamente come a scuola, anche per un romanzo si deve preparare una scaletta, uno schema della trama dall’inizio alla fine della storia. Spesso infatti lo scrittore parte con la convinzione molto poetica ma poco realistica che l’evolversi dei personaggi farà dipanare anche il racconto senza bisogno di una traccia precedente.
Nulla di più falso! Se permettete ai personaggi e agli eventi di crescere spontaneamente vi troverete in mano una trama senza capo né coda, o, nella peggiore delle ipotesi, un brutto collage dei vostri romanzi preferiti.
Una volta fatta la scaletta iniziate a delineare i personaggi. Dedicate una pagina (o un file) a ognuno e mettete nero su bianco la sua storia passata, il suo carattere attuale, il suo aspetto fisico e quello che gli accadrà nella storia.
I personaggi devono avere spessore, devono essere tridimensionali, quasi con un corpo in carne e ossa e per fare questo dovete imparare a conoscerli. Pensate alle quattro sorelle March di Piccole Donne, così diverse caratterialmente e fisicamente e così ben tratteggiate dalle parole dell’autrice da essere diventate degli archetipi femminili che perfino Lidia Ravera ha richiamato in Bagna i Fiori e Aspettami.
Ora decidete i titoli dei capitoli se non li avete già indicati nella scaletta e soprattutto se avete deciso di dar loro un nome. Non tutti gli autori lo fanno, ma egoisticamente devo dire di trovarlo estremamente gradevole quindi voto per il sì, e questo è il momento per sceglierli, se ancora non lo avete fatto.
A questo punto passiamo allo stile narrativo e ponetevi queste fondamentali domande:
- Chi è il narratore? Il protagonista? L’autore (il classico narratore onnisciente alla Manzoni)? O preferite una scelta ardita come la narrazione a due voci o da parte dell’antagonista?
- In che tempo raccontare la storia? Molto sarà deciso dalla scelta del narratore, ma riflettete comunque sul tema del tempo verbale: raccontare al presente o al passato? E se si sceglie il passato quale modo preferire? Passato remoto? Passato prossimo? Imperfetto? A voi la scelta.
Ora siete davvero pronti per iniziare a scrivere il vostro romanzo. Uscite dalla vostra comfort zone e regalateci un capolavoro!