Un rettangolo bianco. Bianco e perfetto. Tenuto in piedi da 4 perfetti piedini in legno e da un perno ad x, la cui funzione, per molti anni, mi restò oscura. Mio nonno è un ebanista. Un Mastro. Uno di quegli artigiani dalle mani fatate, come non ne fanno più. Il tavolino, invece, era un regalo per me. Un regalo speciale. Di quelli che a 7 anni ti cambiano la vita. Era bianco il mio tavolino, fatto di quel legno profumato di cui non ricordo ancora il nome. Il nonno lo aveva dipinto e lucidato. Ed io lo avevo decorato con quegli adesivi scintillanti e rosa, vezzo e rivoluzione delle bambine di quei fugaci anni Ottanta. Era pesante il mio tavolino, ma a quell’età non è […]