Come ci vede il resto del mondo, a tavola?
Parlando di falsi miti alimentari, crediamo opportuno affrontare un argomento spinoso per gli italiani: come ci vede il resto del mondo, a tavola?
Noi italiani, generalmente, pensiamo che la nostra cucina sia la migliore del mondo e di solito non siamo molto disposti ad integrare quella degli altri nella nostra dieta. A parte sporadiche mode che si manifestano soprattutto nelle preferenze concesse a ristoranti esotici, infatti, l’italiano medio riserva un budget misero all’acquisto di alimenti etnici da cucinare a casa. Può essere interessante, quindi, lasciarci stimolare dall’EXPO e dal suo sguardo internazionale sull’alimentazione, per provare ad aprirci un po’, incominciando proprio da quegli alimenti che rappresentano gli italiani nell’immaginario collettivo fuori confine.
Pizza, pasta, cappuccino. Da un punto di vista puramente alimentare lo stereotipo più diffuso all’estero riguardo gli italiani vuole che essi si nutrano esclusivamente di queste tre cose. Abbastanza diffusamente si crede che noi li si ingerisca addirittura nello stesso pasto. Non possiamo farcene grande meraviglia, però se girando tra i tavoli dei ristoranti turistici della capitale o delle maggiori città italiane, ci capita di vedere una bella pizza o dei fumanti spaghetti alla carbonara serviti con un cappuccino come bevanda. Di solito, assecondando i desideri dei clienti, i ristoratori nostrani non si oppongono, ma così alimentano il mito che da noi si faccia così, che sia proprio una nostra abitudine!
In particolare il cappuccino, invece, che gli italiani consumano soprattutto a colazione, desta il nostro plateale dissenso se servito con cibi salati! Lo contempliamo per merenda, semmai, accompagnato da una delle innumerevoli delizie della pasticceria italiana, magari un croissant, uno strudel di mele o un saccottino al cioccolato o, esageriamo, un krapfen alla crema! Ma non lo consumiamo a casa. Anche le più sofisticate macchinette automatiche casalinghe, secondo una ricerca di settore risultano essere utilizzate quasi esclusivamente per i caffè e davvero poco per i cappuccini.
All’estero credono inoltre che noi si passi più tempo a tavola che al lavoro e, facili battute a parte, soprattutto i nostri più grandi fans (i giapponesi e gli statunitensi) pensano che noi si pranzi e si ceni soltanto. Colazione e merende non sono contemplate dagli stereotipi alimentari che ci riguardano. Da questo potremmo imparare che forse gli snack di metà mattina e di metà pomeriggio dovrebbero essere maggiormente considerati anche da noi, no? A proposito, sono le 10 di mattina: vado a farmi una spremuta per accompagnare il mio muffin alle fragole. Tu con cosa fai il break di metà mattina? Sei tra quelli che la saltano? Oppure un caffè e via…?