Come trasformare le parole in immagini
Sapere scrivere (bene, ci terrei a dire) è realmente un talento artistico. Uno scrittore, di quelli con la esse maiuscola (di quelli che li leggi e pensi a due possibilità: 1) vorrei essere come lui 2) vorrei stare con lui) sa fare magie con le parole. È un abile manipolatore di lettere che riesce a incastrare sempre alla perfezione regalando al lettore storie ricche di immagini vive, di colpi di scena, di emozioni, di colori e persino odori.
La descrizione, insomma, in una storia è tutto. Se non sapete rappresentare i dettagli di un contesto o di un personaggio è come dare a chi vi legge ombre vaghe e molta poca chiarezza nella vostra storia. Il rischio di trovare il libro che avete scritto come ferma porta è altissimo in questi casi.
E ora l’elenco di trucchi per rendere ciò che raccontate interessante è d’obbligo:
1) non è necessario descrivere un ambiente o un personaggio in modo completo. A volte la fissazione del dettaglio può diventare patologica e anche noiosissima. Ricordo (e non farò nomi!) un best seller di un autore che si soffermava sulla descrizione degli oggetti in modo definirei schizofrenico. Era interessante sapere che il tavolo della sala da pranzo su cui il protagonista mangiava ogni volta frettolosamente fosse di mogano, con venature fumé che andavano a contrastare il legno delle sedie che lo circondavano, ma anche sapere il numero di tarli che vi soggiornavano e la storia, dalla nascita a oggi, di chi lo avesse fabbricato mi è sembrato un po’ eccessivo e in più mi ha fatto perdere il filo degli accadimenti. Perciò mettete a fuoco il personaggio o il luogo e i loro dettagli funzionali, vale a dire gli elementi che vi servono per fare capire di chi state parlando (quindi se il vostro personaggio sta facendo la doccia non state a elencare i balsamo, gli shampoo e i vari tipi di dopo barba e rasoi presenti se non hanno alcuna finalità nell’intreccio);
2) Date un senso alle cose che descrivete. Se avete scelto un oggetto che possa in qualche modo rappresentare un elemento importante nella storia dategli il giusto spessore, evocatelo e fate capire che tipo di oggetto sia, es. “le cadde dalla borsa l’agenda in pelle blu elettrico gonfia di biglietti da visita e di appuntamenti dove si celava quello più importante della sua vita”, con questa breve descrizione avete chiaro il tipo di agenda e la sua consistenza. Attraverso l’oggetto possiamo capire qualcosa in più del nostro personaggio.
3) Se descrivete situazioni apparentemente banali cercate di arricchirle con elementi emozionali come pensieri, metafore, simbolismi, qualche cosa che gli dia sostegno e faccia stare bene in piedi la narrazione…
Ricordatevi di coccolare il lettore, di pensare che lui è all’oscuro di tutto e che ha bisogno di conoscere e soprattutto di finire la vostra storia in modo che tutti i suoi dubbi vengano soddisfatti!