Una nostra buona abitudine, la merenda.
Ieri sono riuscita in un’impresa che non mi riusciva da un po’: ritagliarmi un intero pomeriggio da trascorrere con loro, le mie figlie. Alcune ore per stare insieme dimenticando – a fatica – tutto il resto.
Mi piacciono le giornate così, andarle a prendere a scuola e dai nonni, tornare a casa, con tante cose da raccontarci. E mi piace ancor di più il momento della merenda, con quel profumo di buono e i ricordi che lo accompagnano. Quando ci capita di avere tempo mi piace far le cose per bene, senza fretta, apparecchiando con cura e scegliendo per ognuna tovaglietta, piatto, bicchiere e annessi e connessi preferiti. A loro piace tantissimo aiutare ad apparecchiare e così consegno tutto nelle loro mani e il gioco ha inizio.
E poi ci sono le chiacchiere, il resoconto dettagliato della giornata: i giochi fatti, i bisticci con “la Giorgia che non è più mia amica”, i quaderni da guardare e un’infinità di altre cose. E stiamo lì con le mani impiastricciate tra racconti e risate.E mi rendo conto di quanto siano belli questi momenti, di quanto possano farmi star bene. Un po’ forse perché, una volta cresciuti, pensiamo che non ci sia più tempo per regalarci piccole coccole come questa.
Ma visto che le giornate sono sempre così piene di cose da fare, impegni, lavoro e mille altre attività, quando si presenta la rara occasione di una pausa, perché non concedercela? E non solo quando siamo in compagnia dei nostri figli.
Farà bene a loro, ma anche a noi.