Gli esperti svelano i falsi miti alimentari su ananas, glutine e additivi

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L’ananas fa dimagrire? Il glutine fa ingrassare? Le merendine sono piene di additivi dannosi?
I nostri esperti rispondono agli ambassador che nelle settimane scorse hanno setacciato la rete alla ricerca dei falsi miti alimentari più radicati.

Le merendine sono piene di additivi dannosi? Verità o falso mito?

Il Dott. Franco Antoniazzi, tecnologo alimentare, ci svela perché si tratta di un falso mito e ci aiuta a fare chiarezza su una delle leggende metropolitane che impazzano erroneamente sul web.

L’elenco UE degli additivi alimentari autorizzati nell’Unione Europea viene periodicamente revisionato dall’EFSA, l’organo tecnico incaricato di verificarne la sicurezza. Dunque tutti gli additivi presenti oggi in commercio hanno ricevuto un’approvazione iniziale e sono periodicamente sottoposti a controlli.

Ciò premesso, fra i casi sospetti si è arrivati a citare l’additivo E330, che altro non è se non acido citrico, presente soprattutto in arance e limoni e prodotto naturalmente dalle cellule del nostro metabolismo corporeo, dunque perfettamente sicuro.
Oggi le merendine non contengono più conservanti, mentre l’additivo più frequente è l’E471 o “mono e digliceridi degli acidi grassi”, impiegato per mantenere la freschezza del prodotto.

Ebbene, occorre ricordare che tutti i grassi, che siano olio extravergine di oliva o olio di palma, nel corpo umano passano dallo stato di trigliceridi a quello di digliceridi e poi di monogliceridi. La sicurezza di questo tipo di additivi non è mai stata messa in dubbio nella comunità scientifica.

Eliminare tutti gli additivi da tutti gli alimenti non è consigliabile; a tal proposito, ricordiamo l’uso dei nitrati nei salumi per diminuire il rischio mortale del Botulino.

 

Eliminare il glutine dalla propria alimentazione fa dimagrire?

Secondo il parere del Dott. Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista, non sarebbe assolutamente così. Il tema del glutine, trattato in rete, avrebbe ingenerato, infatti, erronee deduzioni che non corrispondono al vero. Leggiamo la risposta del nostro esperto per capirne di più assieme.

Credere che una dieta gluten free possa svolgere un qualche tipo di ruolo nel calo ponderale non ha fondamento scientifico. La quota proteica dei cereali contenenti glutine si aggira intorno al 10-12%, mentre è tra l’8 e il 10%  nei cereali gluten free, i quali sono più ricchi di carboidrati (riso) o grassi (miglio o mais). Dunque l’apporto calorico cambia poco o può essere addirittura superiore.

Nei prodotti gluten free dell’industria il potere emulsionante del glutine viene sostituito dall’aggiunta artificiale di emulsionanti, come l’E471, che sono mono-digliceridi ovvero grassi. È infatti noto da tempo come la dieta dei celiaci sia più ricca in grassi, fatto confermato dagli studi più recenti.
Se poi si pensa che mangiare senza glutine equivalga a dire ridurre notevolmente l’apporto di pane e pasta, in tal caso è normale che il peso diminuisca. Ma ciò non ha niente a che vedere con la presenza o assenza di glutine e non rappresenta una scelta alimentare corretta. Le indicazioni dell’ultima revisione dei LARN (Livelli di Assunzione Raccomandati dei Nutrienti) del 2012 suggeriscono, infatti, una quota di energia da carboidrati pari al 45-60% del totale.

 

L’ananas brucia i grassi?

Il parere dell’esperto si è rivelato importante anche in tema di frutti esotici. E’ questo il caso dell’ananas che è entrato nel novero dei falsi miti con le sue presunte proprietà “brucia grassi”. Di seguito, vi proponiamo il parere della Dott.ssa Valeria Del Balzo, nutrizionista e biologa, che ci aiuta a far luce sul nostro terzo falso mito.

Le proprietà dell’ananas sono proprie di qualsiasi altro frutto, tropicale o locale che sia. Alcuni studi non recentissimi avevano dimostrato una leggera azione ipolipimezzante sui ratti esercitata da un estratto alcolico dell’ananas; ciò ha portato a credere che chi mangia ananas brucia i grassi. In realtà le cose non stanno così: quegli studi sono stati poi abbandonati perché non riproducibili sull’uomo.

Piuttosto, fra le proprietà dell’ananas va ricordato il suo contenuto di bromelina, un enzima che aiuta la digestione delle proteine e che è utilizzato in farmacologia come antinfiammatorio.

In generale, la frutta è un alimento ad alto contenuto di acqua, che può oscillare tra l’80 e il 90%; è poi anche una buona fonte di minerali, vitamine, importanti molecole ad azione antiossidante e fibre. Ogni tipo di frutta di stagione va consumato, perciò, a fine pasto, al posto del dessert, in modo da ridurre così l’apporto calorico complessivo del pasto e trarne beneficio per la salute.

Per consultare il parere integrale degli esperti e saperne di più, cliccate qui

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