Credete davvero che lo zucchero faccia male e non debba essere dato soprattutto ai bambini? Ecco il parere dell’esperto!

zucchero

Quante volte navigando in rete avete incontrato articoli dai toni allarmistici che si occupavano di zucchero? Come abbiamo visto in queste settimane, sempre più spesso la rete è foriera di vere e proprie “reti”, false credenze o semplici leggende metropolitane, che ci traggono erroneamente in inganno allontanandoci dalla veridicità della notizia.

Oggi, insieme al Dott. Michelangelo Giampietro, medico chirurgo specialista in medicina dello sport e scienza dell’alimentazione, abbiamo deciso di capire di più su un tema alimentare di grande rilevanza; si tratta del falso mito secondo cui lo zucchero farebbe male e non andrebbe dato soprattutto ai bambini. Una questione sempre più al centro dell’interesse degli utenti, specie delle mamme così attente all’alimentazione dei loro piccoli. Con il suo intervento, il Dott. Giampietro ha fornito risposta al nostro ambassador Silvio Petta di Superpapà, che si è occupato di questo falso mito e della sua diffusione in rete. Leggiamo insieme il parere dell’esperto in materia!

È non solo sbagliato ma anche pericoloso pensare che lo zucchero faccia male, soprattutto ai bambini, che basterebbe eliminarlo dalla loro dieta per risolvere il problema. Occorre partire, infatti, dal principio opposto che vede il glucosio quale forma di energia indispensabile per il funzionamento della maggior parte delle nostre cellule, in particolare le cellule nervose e le cellule del sangue. Perciò nessuno può farne a meno, tanto meno ragazzi e bambini.

È un altro il problema: da quando si è sviluppata l’epidemia di obesità e sovrappeso, che ha colpito in particolare la parte più ricca del mondo occidentale, sono sempre stati scelti alimenti su cui scaricare la responsabilità; un tempo erano soprattutto i grassi, oggi, sempre più spesso, vengono accusati gli zuccheri. Ciò si verifica perché è rassicurante l’idea che dicendo dei sì e dei no con riferimento ad alcuni alimenti tutti i problemi si risolvano, ma le cose non stanno così.

Di per sé, il consumo di zucchero non è responsabile dell’eccesso di peso. Nel nostro Paese, la quota di energia, rappresentata dallo zucchero consumato come tale, non oltrepassa il 2-3% dell’energia complessiva. Anche se si somma lo zucchero presente in alimenti quali biscotti, cioccolata e merendine, non si supera il 5% dell’energia totale. Si giunge a circa il 15% contando anche gli zuccheri semplici contenuti negli alimenti (dal latte, alla frutta) (Sette, 2011). Si rimane comunque sempre al di sotto del 15% dell’energia totale, indicata dalle Linee Guida per una sana alimentazione e dai Larn.

Non è nel quantitativo di zucchero assunto il problema, ma nel fatto che siamo uno dei popoli più sedentari d’Europa. Tale condizione riguarda almeno metà della popolazione, inclusi molti bambini, che risultano in sovrappeso o obesi, non tanto perché assumono troppi zuccheri (cosa che, come abbiamo visto, non è vera), ma perché mangiano più di ciò che riescono a consumare nell’ambito di uno stile di vita troppo sedentario e poco attivo.

Pertanto, se lo zucchero aggiunto è consumato nel limite del 10% delle calorie totali giornaliere – dal conteggio si escludono gli zuccheri semplici provenienti da frutta e latte – non vi sono controindicazioni né per la carie né su sovrappeso e obesità. Non vi è quindi motivo di eliminare lo zucchero dalla dieta dei bambini.

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