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Chi mi conosce sa quanto io sia maniaca del controllo, della precisione, delle cose ben fatte come dei vestiti e della cartella preparati la sera per la mattina successiva. Ma non è che sono così per natura, anzi! Lo sono diventata per la necessità di combattere le mie pessime abitudini, il mio disordine e la mia cronica disorganizzazione. Un esempio? Da bambina a scuola, mi capitava spesso di dover mangiare la merenda con le dita. Lo so, vi sembra che non ci sia nulla di strano, come la vuoi mangiare la merenda? Con coltello e forchetta? Ma a me capitava con lo yogurt o il sugo d’uva! Ma facciamo un passo alla volta: il sugo d’uva di mia nonna (che per le mie nipoti e […]

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Vi è mai capitato di passare nelle vicinanze di una scuola all’ora dell’intervallo? Magari durante una bella giornata, quando i bambini affollano i cortili? A me capita spesso e ogni volta è una sferzata di allegria, con tutte quelle voci e quei rumori inconfondibili, che fanno parte anche del mio (ormai lontano ahimè) passato. Adesso che anche mia figlia ha iniziato la scuola primaria mi succede sempre più spesso di soffermarmi per qualche attimo a guardare dentro quei cortili e me la immagino lì, insieme ai suoi nuovi amici a godersi quegli attimi di libertà dalle lezioni… il tempo in cui succedono le cose più belle. Le chiacchiere, i giochi… e poi c’è la merenda! Il momento in cui ognuno tira fuori dallo zaino quello […]

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Erano belle, tante, ricercatissime. Le sorprese delle merendine erano la vera merce di scambio della generazione che negli anni ’80 frequentava le scuole elementari. Quello che nel decennio precedente erano figurine e bamboline di carta, ovvero una merce di scambio nonché il simbolo del prestigio nanesco, erano per noi questi oggetti meravigliosi che uscivano da altrettante meravigliose scatoline di cartone. Figurine, pupazzetti, gommine profumate (ahhhhhhh! le gommine!!!) diventavano un oggetto del desiderio senza pari. Anche perché secondo me erano creati da veri geni del marketing. Ok gli spot belli belli, ok i prodotti buonissimi ma dai, siamo onesti, la prima cosa che facevamo tutti quando aprivamo la confezione era ravanare in caccia del prezioso pacchettino. C’erano poi tre tipologie di cacciatori di sorpresine: I collezionisti: […]

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