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Diciamo che una scrittura è “coinvolgente” quando è  in grado di far entrare chi legge in maniera totale nel mondo che abbiamo immaginato, come se il lettore fosse fisicamente presente nella situazione che abbiamo creato con le nostre parole. Non è facile: il problema è che spesso le parole sono troppo fredde, troppo intellettuali o, più semplicemente, non considerano gli aspetti corporei dell’esperienza del protagonista, concentrandosi solo sule sue azioni. Per questo vorrei proporvi un esercizio di scrittura basato sui sensi, e in particolare su due sensi che troppo spesso sono sottovalutati mentre si scrive: il tatto e l’olfatto. Proviamo a sviluppare un racconto basato sulle sensazioni del corpo, in cui il tatto e l’olfatto abbiano un ruolo da protagonisti. Potrebbe trattarsi di un’attività che coinvolga il maggior numero possibile di sensi, e quindi di sensazioni […]

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Suona la sveglia. Presto, sempre troppo presto. “No, devo aver sbagliato a puntarla, mi sono addormentata 5 minuti fa”, pensi. Ma poi quel “Mammaaaa” dall’altra stanza ti riporta alla realtà. Nessuno sbaglio è l’ora di dare al via alle acrobazie quotidiane. Sì, perché per chi non lo sa, noi siamo una famiglia acrobata, tutti, nessuno escluso. Colazione, controllo zaino della grande, della borsa della piscina e le prediche (le sue) per ricordarti che domani c’è la festa di compleanno della Carlotta e che devi comprargli il regalo (cosa che tu ovviamente avevi dimenticato). E poi via, a scuola con il papà. Nel frattempo vesti la piccola, che proprio non ne vuole sapere di mettersi quella maglietta lì e preghi che il nonno arrivi presto, perché […]

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Colano come un blob in casa tua. Chi? Gli amici, i compagni di scuola, tutti quegli esserini che ti ritrovi a scorrazzare per le stanze dopo che tua figlia (ok, la mia) ti ha guardato implorando “Mamma ti prego ti prego ti pregooooooooooo!”. Ok, ci sono tanti pro e lo abbiamo già visto in questo post, ma a un certo punto il rischio di “Ci dici a cosa possiamo giocare ora?” è alto. La casa è già in uno stato di devastazione post bellica ma loro devono trovare qualcosa di nuovo da fare. Ok, calma, possiamo trovare dei giochi per loro (e della pace per noi). Se è una giornata di sole possiamo portarli all’aperto (se c’è un parco o se abbiamo un giardino) e […]

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