Siete sicuri che il lievito faccia male alla salute? Leggiamo insieme il parere dell’esperto!

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Quante volte, navigando in rete, vi sarete imbattuti in notizie allarmistiche che chiamavano direttamente in causa il lievito. Nell’immensa varietà di contenuti, il web risulta sempre più ricco di fonti pronte a sostenere le presunte proprietà dannose di quest’ingrediente; si va da quelle che sottolineano come si tratti di un prodotto di cattiva qualità alle altre che ne evidenziano gli effetti tossici sull’intestino, ancora a quelle che rivelano le sue responsabilità nell’aumento dell’acne.

Ma vi siete mai interrogati sulla veridicità di queste teorie? La nostra ambassador Serena Sabella di Bismama sì! E per far definitivamente luce sul falso mito, ha deciso di rivolgersi al parere competente di un esperto. Per lei ha risposto la Dott.ssa Valeria Del Balzo, nutrizionista e biologa, che le ha svelato caratteristiche e virtù di quest’antico ingrediente, che da sempre ci accompagna a tavola.

Leggiamo assieme le sue parole!

Con la loro struttura molto semplice, i lieviti sono funghi, noti con il nome di lieviti o fermenti; gli stessi hanno la caratteristica di provocare la fermentazione alcoolica delle sostanze idrocarbonate ed in particolare degli zuccheri, con sviluppo di anidride carbonica. Numerose specie di Saccaromiceti, alcune più conosciute, altre meno note e identificabili, risultano importanti dal punto di vista pratico ed industriale. Tra le più rilevanti risultano i Saccharomyces cerevisiae o fermento della birra, agente principale della fermentazione del maltosio nella preparazione della birra; un’altra importante applicazione dei Saccaromiceti si ha, poi, nella panificazione poiché lo sviluppo di anidride carbonica determina la formazione di bolle e, di conseguenza, la lievitazione della pasta.

Non è corretto parlare di “intolleranza” al lievito adoperato nella panificazione. Dal momento che l’intolleranza al lievito come reazione avversa agli alimenti non esiste, non vi sono neppure test specifici e di comprovata evidenza scientifica per la sua diagnosi; ad oggi, quelli proposti non risultano efficaci. Se a seguito del consumo di pane e farinacei si avvertono gonfiore addominale e meteorismo, è molto probabile che gli alimenti ingeriti siano stati sottoposti ad una lievitazione troppo veloce, con l’aggiunta di alfa-amilasi e di ‘miglioratori’, la cui fermentazione nell’intestino può determinare la formazione di gas ed una digestione lenta.

Un recente lavoro, pubblicato nel febbraio 2015, ha messo in evidenza, poi, come i Saccharomyces cerevisiae siano ben tollerati dall’uomo e come questi diminuiscano il dolore addominale nelle persone affette dalla sindrome dell’intestino irritabile.

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