Parlare della famiglia
È sempre difficile parlare di cose profondamente personali come sé stessi o la propria famiglia.
Spesso è il pudore della felicità che ci ferma: non sembrerò vanitoso/supponente/irrispettoso verso chi ha problemi? Non ferirò i sentimenti dell’amica appena separata o di quella che non può avere figli e combatte da mesi con test, provette, iniezioni e delusioni?
A volte è il bisogno di proteggere, in un mondo sempre più “pubblico”, una parte del proprio privato, quella più intima e delicata: la famiglia appunto.
Ci sono momenti, infine, in cui parlare o scrivere della propria famiglia è difficile perché, semplicemente, fa male.
Quindi come fare? Come possiamo parlare della nostra vita familiare quando sentiamo la necessità di aprire il nostro cuore e il nostro mondo a persone più o meno conosciute?
Intanto possiamo usare l’ironia. Ridere di sé stessi è sempre un’ottima scelta di vita e quindi anche di narrazione. Chi si prende troppo sul serio diventa rigido e tristino perché non sa vedere più in là del suo naso.
L’ironia è un’arma vincente perché ci umanizza davanti a chi ci legge rendendoci fragili ma simpatici, permettendoci di mettere a nudo i nostri dolori e i nostri difetti facendo però leva su un vantaggio immediato, ovvero la simpatia e il sapersi vedere come “uno del pubblico”.
Altro strumento fondamentale è la sincerità. Inutile infiocchettare le cose, farle sembrare più belle di ciò che sono perché prima o poi le carte vengono scoperte. Soprattutto in rete dove così tante informazioni su di noi possono incrociarsi e smascherare le piccole bugie tanto quanto le grandi menzogne.
Sincerità non significa dover dettagliare con precisione ogni particolare intimo e privato come i cambi del nuovo nato o l’ultima furiosa litigata con il marito, ma saper dire in modo veritiero quello che decidiamo di trasmettere al prossimo senza abbellire la realtà in modo sciocco e inutile.
Lo stile della narrazione familiare deve essere semplice, pulito, rispettoso, ma soprattutto tratteggiare con chiarezza il carattere delle persone e i particolari degli ambienti.
Facciamo attenzione ai dettagli che rendono le persone uniche e cerchiamo di renderne l’effetto senza trasformare i nostri cari in caricature ovvero bilanciando la famosa ironia con il rispetto e l’attenzione.
E ricordiamoci che quello che si scrive resta, soprattutto se siamo in rete dove fra commenti e rilanci sui vari canali nulla si distrugge mai completamente. Prima di scrivere fatevi sempre la domanda: proposto in questo modo, cosa penserà mio figlio fra 10 anni quando magari lo leggerà?
Già solo questo renderà il vostro stile decisamente migliore!