Racconti di merenda

Sofia era una bambina molto fortunata. Tra le altre cose, aveva due nonne, due nonni e ben tre bisnonne. Una di queste bisnonne si chiamava Rosa. Era la mamma della mamma di sua mamma. La nonna della sua mamma. Ma lei ci perdeva la testa a fare questi conti e passaggi di parentele, non li voleva nemmeno sapere. Lei sapeva solo che a casa della nonna Rosa poteva trovare, sempre al suo posto, sempre sullo stesso tavolino, sempre piena, una ciotola di biscotti. E poi una bella focaccia per merenda. Un balcone fiorito in tutte le stagioni e affacciato sul cortile dove la sua mamma e la mamma di sua mamma avevano trascorso molti pomeriggi di gioco sfrenato. E tanti baci. Nonna bis Rosa aveva […]

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Niente altro che tuorlo d’uovo e zucchero. Uovo sbattuto. Non zabaglione, non crema ma semplicemente uovo sbattuto, è così che lo chiamavamo. Più lo giravi e più diventava bianco e soffice. E il bicchiere si riempiva. Come una magia. “Sbatti, sbatti ancora, mamma, che ne viene di più!” E’ ancora la mia merenda preferita. Certo molto difficile da reperire oggi. Al tempo ero piccolina e forse le uova veramente fresche esistevano ancora. Arrivavano ancora sporche dalle galline dei vicini, lì sulle colline umbre, verdi e rozze. Scomode e impervie. Ogni estate si passava a trovare la nonna e i 13 cugini. Un paesino piccolo e sottovalutato dagli stessi umbri, come forse solo loro riescono a fare. In Francia ti ricostruiscono Carcassone, noi che ce l’abbiamo […]

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Contrariamente a quel che avviene al momento della cena quando devo chiamarli ripetutamente perché si presentino, quando pronuncio la parola merenda, li vedo materializzarsi di corsa con le loro faccine curiose che già pregustano il dolce momento. Il piccoletto, il golosone di casa, arriva in cucina e si dirige ansioso verso il seggiolone e insiste per essere subito preso in braccio e collocato lì dove può vedere e soprattutto toccare tutto! La merenda in casa mia è una specie di piccola festa, possiamo sedere scomposti, sbriciolare, mangiare con le mani. Mi piace sorprendere i miei bambini: qualche volta faccio trovare loro la tavola apparecchiata con la tovaglietta americana e le posatine mini, altre volte invito per la merenda i loro peluche preferiti, ma la maggior […]

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