Racconti di merenda

“Nonna, pane olio e sale!” Federico è appena tornato da scuola e mi guarda con occhi imploranti, occhi di fame vera. “Guarda, Fede che c’è anche il panino fresco col prosciutto, o la brioche, se vuoi!”. La risposta è perentoria: “No, pane, olio e sale: è una cosa da imparare, lo diceva anche il nonno Gregorio!”. Il nonno Gregorio era mio padre. Se fosse vivo sarebbe un bisnonno ancora relativamente giovane, un po’ più di ottant’anni, visto che Valentina ha ormai dieci anni e Federico sette. Inevitabilmente, mentre faccio abbrustolire il pane, torno con la memoria a quel papà giovane, dai capelli neri ondulati e dagli occhi verdi che, quando ero piccina, mi sembrava, ed era, bellissimo. Era un padre del sud, un papà chioccia […]

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Un rettangolo bianco. Bianco e perfetto.  Tenuto in piedi da 4 perfetti piedini in legno e da un perno ad x, la cui funzione, per molti anni, mi restò oscura. Mio nonno è un ebanista. Un Mastro. Uno di quegli artigiani dalle mani fatate, come non ne fanno più. Il tavolino, invece, era un regalo per me. Un regalo speciale. Di quelli che a 7 anni ti cambiano la vita. Era bianco il mio tavolino, fatto di quel legno profumato di cui non ricordo ancora il nome. Il nonno lo aveva dipinto e lucidato. Ed io lo avevo decorato con quegli adesivi scintillanti e rosa, vezzo e rivoluzione delle bambine di quei fugaci anni Ottanta. Era pesante il mio tavolino, ma a quell’età non è  […]

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  Pomeriggio, di quelli che guardare la tivù serve solo a far finta di riempire vuoti esistenziali  a forma di ciambella al cioccolato senza buco. Mattinata trascorsa in casa a fare le pulizie, o almeno a cercare di spostare la polvere dei mobili per renderli più presentabili. Si potrebbe definire una mattinata sportiva, tra sollevamento aspirapolvere e staffetta pavimento-bagno- cucina, con record europeo di lavatrice mattiniera e doccia del vincitore. Ti guardi intorno, ma soprattutto guardi fuori e ti rendi conto che per quanto stia piovendo, puoi solo tornare a dormire sul divano. Ed allora, idea! Crêpes delle cinque! Un uovo, ma di quelli di galline che girano spensierate all’aperto, chiacchierando dell’ultima cresta alla moda e sull’importanza di non fare le galline in pubblico. Galline […]

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